La sindrome del foglio bianco è quella particolare apatia che ti coglie quando avresti voglia di scrivere qualcosa di buono, ma non sai bene cosa. Quindi non scrivi un piffero e passi il tempo ad aspettare che un Ambrogio qualsiasi pigi il bottone giusto ed estragga la piramide di Ferrero Rocher dall’ennesimo doppiofondo impensabile (che ne so, dalle mutande).
La sindrome, qui sul web, di fronte a un nuovo post, si trasforma da apatia a “ansia da link”, per cui diventa tutto un cliccare i bottoni sparsi in giro per la finestra, scoprire mille funzioni inutili, leggere notizie stupide e guardare servizi fotografici di quotidiani online, saltare da una voce all’altra di wikipedia.
Poi ad un certo punto decidi di parlare di qualcosa che ti succede. Pensi, pensi, ma non ti succede niente. A parte cliccare ovunque.
Ad ogni modo, eccomi qui, con la serie come va?.
Dopo la laurea ho deciso di fare un po’ di ordine, e come al solito per fare ordine nella testa riordino le cose che mi circondano. Ho sistemato la scrivania, che ora sembra un tavolo di obitorio con sopra un portatile e un temperamatite fantastico. Ho sistemato due cassetti porta oggetti pieni di oggetti. Ho sistemato il “dimenticatoio”, cioè quella scatola piena di cose irricordabili. Ho sistemato un po’ i vestiti, che è arrivata la primavera.
Con Luca, che sta sistemando il giardino, abbiamo sistemato altri elementi della Wunderkammer: la sagoma aliena, un nuovo poster di Crepax, la Luna che era caduta, il “b-side of creativity” o come diamine si chiama, il poster di Pazienza. Poi ho comprato due nuovi vinili la 3^ domenica del mese in Prato della Valle: The Selecters e Paolo Conte. Ah, anche il libro di Jennifer Lynch “Il diario segreto di Laura Palmer” (1 €).
Il 29 maggio vado a Londra a trovare Carlo e Bea, poi passo sotto la manica e vado a Parigi a trovare Cri e Raffaele.
Dall’appartamento sopra al nostro provengono dei rumori sospetti ad ogni ora. Luca pensa siano vampiri, ma non riesce a giustificare il fatto che i rumori si sentono anche di giorno. Secondo me è un’anziana vecchina che sbatte contro i mobili. Ad ogni modo.
Non ditemi che è un post sullo scrivere i post o su come non è un post perchè non c’è niente da scrivere nel post. Io odioooo i metapost, accipuffolina!
la sindrome da pagina bianca è quando non sai che cazzo scrivere, e va a finire che scrivi una pagina proprio sul fatto che non sai che cazzo scrivere
touché