[minibio] il compleanno di matteo

Quando si pensa al numero 17 viene in mente la sfortuna. Molti credono sia una superstizione che deriva dall’antica Roma, quando si usava scirvere VIXI (anagramma di XVII) sulle pietre tombali. Altri ritengono si debba alla “disgrazia” della Battaglia della Foresta di Teutoburgo, dove le 3 legioni romane (17-18-19) furono distrutte dall’agguato dei Cheruschii guidati da Arminio.
Quello che mi accingo a svelarvi è il vero motivo per cui si ritiene che il numero porti sfortuna.
Nell’antichità il numero 17 non era dove abbiamo imparato, tra il numero 16 e il numero 18, bensì era collocato tra lo 0 e l’1. La necessità di avere un numero così grande tra lo 0 e l’1 derivava dall’avidità di antichi mercanti che cercavano di fregare i più poveri avventori facendoli pagare 17 volte in più la merce. Lo stratagemma funzionò talmente bene che si decise di lasciare il numero dov’era, senza tuttavia sostituire nè replicare la cifra compresa tra il 16 e il 18.
Questo fino al 1983.
In quell’anno nacque infatti Matteo D’Ercole, giovane e brillante scienziato del MIT. Come molte persone prima di lui, era nato nel misterioso giorno compreso tra il 16 e il 18, giorno nefasto restato nei secoli senza nome. Dopo aver speso l’infanzia a studiare algebra e trigonometria, nel 1989, fu il primo studente a laurearsi ad Harward a soli 6 anni. A 10 anni aveva già pianificato tutto. Avrebbe riportato il numero 17 al suo posto, ponendo fine alle tristi giornate che vengono dopo il 16 e prima del 18, ai grigissimi festeggiamenti di compleanno dove persino il cane si toccava scaramanticamente i testicoli, dove l’unico regalo erano cornetti e acquasantiere.
Così successe che nel suo ufficio al MIT, dove tutti credevano giocasse ai videogiochi, costruì un’imponente congegno in grado di manipolare la realtà, fatto completamente di polistirene espanso sintetizzato. La notte del 16 settembre 1993, all’attivazione, l’intero stabile del Milano Institute of Technology sparì all’improvviso dalla sua sede per ricomparire in Massachusetts; al suo risveglio, la mattina seguente, l’umanità intera visse il primo 17 settembre dopo molti secoli, senza ricordare minimamente le angosciose giornate tra il 16 e il 18 che avevano portato tanti poveri cristiani al suicidio.
Anche Matteo D’Ercole perse la memoria e dopo aver provato la carriera di cantante country per alcuni anni, si riciclò come umanista.

3 commenti su “[minibio] il compleanno di matteo”

  1. grazie. in effetti era un quesito che mi ero sempre sottoposto…
    ora attenderò con ansia la spiegazione del perchè in alcune regioni sia il numero 13 a portare angoscie alle persone!!

    domenica ci sarò, e questa volta parteciperò più attivamente!

    ricky

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