l’orrore quotidiano

Ieri ho erroneamente guardato 30 giorni di buio. Nel pieno del mio periodo “film disimpegnati”, provo a esplorare le nuove vie dell’horror. L’accidentale presenza del mio cuginetto, a cui la sola visione del trailer causerà incubi notturni, mi ricorda di come fino alla maturità non fossi in grado di vedere film di paura senza farmela sotto.
Per un buon periodo il massimo a cui riuscivo ad avvicinarmi era la scena di Mamma ho perso l’aereo, in cui Kevin va in cantina e vede il mostro/caldaia (non senza coprirmi il viso). Per il resto (Gremlins, Alien, Predator, ….) semplicemente rifiutavo la visione.
Non ricordo quando ho scoperto l’escamotage “guarda il film con la mano davanti, tra le fessure delle dita”, che è stato il passo necessario per prendere lentamente confidenza almeno con i rumori.
Ricordo ancora quello che io considero il  capostipite di una nuova era di consapevolezza: “Tremors”. Era una terza visione, al limite del surreale visti gli effetti speciali antidiluviani, così mio fratello mi disse “Se non lo guardi fino in fondo ti farà paura per sempre”. Così ho fatto, guardato fino alla fine.
AH AH AH AH!!! Che risate.

Da quella volta è stata un’escalation, con calma mi son rivisto i gremlins e ho continuato soddisfatto fino al J-Horror.
Ovviamente se dobbiamo parlare di cose che fanno paura e cinema, si tirano fuori moltissimi modi diversi di fare film: snuff, underground, gore, splatter, trash, thriller psicologici, mega effetti speciali, e chi più ne ha più ne metta.
Personalmente non mi sono mai spinto troppo in là, ma scopro con soddisfazione che ci sono ancora poche cose che mi inquietano talmente da impedirmi di vedere un film.

E’ comunque buffo pensare a come cambi lo stile del cinema mainstream, di cui penso 30 giorni di buio faccia parte. Ora c’è una nuova cosa: lo stile videoclip; così si va dalla telecamera a mano, a cattivoni stilosissimi, al montaggio serrato.
Nonostante tutto, per poter entrare nel genere, bisogna inserire i soliti ingredienti: personaggi stupidi che fanno cose stupide, la prevedibilità del concetto “quando meno te lo aspetti”, tanto tanto sangue.

5 commenti su “l’orrore quotidiano”

  1. Non so dove si inserisca The cave, in che genere di horror, ma finora sono riuscito a star lontano dai film usciti di recente. Non son riuscito però ad evitare Saw I e II…

  2. a me invece è successo il contrario: riuscivo a vedere di tutto,
    ..ma poi, complice una morosa che si spaventa guardando mamma ho perso l’areo ed amici non appassionati, ho smesso di guardare film horror e l’altra volta ho quasi preso paura guardando Harry Potter!! ahahahah 😀 sono scandaloso!
    qualcuno mi aiuti..

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