[minibio] il compleanno di mattia

Il 21 gennaio 1983, in una piccola mangiatoia, riscaldato solo da un bue e un asinello, nacque Mattia Bordignon, un bellissimo e biondo bambino.
Le sue umili ma importanti origini lo portarono da subito ad interessarsi alla scena cristiano-cattolica, in cui militò per anni suonando il basso per i “A foot in the heaven!”. Notevoli anche i suoi saggi “God for Dummies” e “Basso, Dio e peperoncino”. Purtroppo per il panorama cattolico una precoce caduta dal seggiolino all’età di 2 anni lo sfigurò orrendamente (riducendolo così come potete vederlo ora incontrandolo per strada) e gli provocò una delle sue molteplici rivelazioni: la luce che vide appena partorito non era Dio ma i fanali di un Boeing in atterraggio dietro al Vecchio Hangar.
Superata la moda passeggera della crisitanità, si dedico alla coltivazione di radici e roseti, fino alla scoperta, ancora grazie ad una caduta dal seggiolone (15 anni), della sua vera passione FESTEGGIARE IL SUO COMPLEANNO!
Da allora ogni anno si prepara al 21 gennaio in maniera meticolosa, non lasciando niente al caso pur di ricevere quanti più auguri possibile. A 16 anni tappezzò Tessera, Mestre e Venezia di gigantografie con la sua faccia e la scritta:”Donate un fax per la pace, mandate ‘Auguri Mattia’ allo 0415415***”. Ricevette 16.547 fax.
A 17 anni fece paracadutare volantini da un’aereo con scritto:”Se non volete donarmi un rene, donatemi almeno un augurio, mandate un fax al….”.
A 18 anni, con l’arrivo del cellulare e della casella di posta, passò i 157 giorni precedenti al suo compleanno a mandare 1 sms e una mail al giorno a tutti i suoi contatti, ricordando di fargli gli auguri.
A 19 anni finì sotto inchiesta per aver cercato di deviare le donazioni a Telethon al suo conto, l’unica sua difesa fu:”pensavo voleste farmi un regalo di compleanno”.
A 20 anni creò la cosiddetta “Catena di Sant’Antonio”, fenomeno totalmente sconosciuto prima di allora, spacciandosi appunto per il famoso santo e recapitando a casa di migliaia di vecchiette l’invito a fare gli auguri a tal Mattia Bordignon nel giorno del suo complenno, con preghiera di diffusione ad almeno 10 amici, pena morte istantanea e sepoltura in terreno sconsacrato.
A 21 anni agitò i movimenti studenteschi contro il DDL Moratti con il preciso scopo di far sottoscrivere una proposta di legge per far diventare il 21 gennaio Festa Nazionale.
A 22 anni si autoproclamò patrono d’Italia occupando il campanile di San Marco, pretendendo che gli consegnassero 1.000.000.000 di auguri in banconote di piccolo taglio.
A 23 anni girò l’Italia con uno spettacolo teatrale il cui testo avevo scritto personalmente. Un monologo di 90 minuti in cui ripeteva:”Il 21 gennaio è il mio compleanno, vi prego, fatemi gli auguri”.
A 24 anni, ricevuti meno di 2000 auguri personali, cadde in profonda depressione e tentò di posticipare la data del suo compleanno di un almeno un mese ne vano tentativo di ricevere più auguri. Fu arrestato a Greenwich mentre cercava di spostare l’ora standard indietro di 397 ore.
A 25 anni ebbe un’illuminazione scoprendo la “psicologia inversa” e disse a tutti che odia il suo compleanno.
A 26 anni riscuote i frutti della sua intuizione.
E così sarà per sempre.

Chiudo con la frase che vorrebbe fosse scritta sulla sua lapide “No fiori, ma auguri fatti bene!”

(da “Mattia Bordignon, una biografia non autorizzata”, pag. 1-25, Adelphi)

Di seguito raccogliamo auguri e felicitazioni per il giovine

2 commenti su “[minibio] il compleanno di mattia”

  1. io gli mandai un sms, ma si vede che è troppo timido, e non mi rispose…
    Mattia, se in questo momento mi puoi sentire, sappi che sto urlando a tutto il mondo dalla finestra di casa mia “TANTI AUGURIIIIIIIIIIIIIIII”

    Ricky14

  2. TANTI AUGURI MATTIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
    BRAVO!!!!!!!!!!!!!!!!!
    COMPLIMENTI DI CUORE!
    che ometto… che emozione!

I commenti sono chiusi.

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