Da quest’anno faccio parte del Consiglio Pastorale della mia parrocchia. Per quanto ne capisco io è un gruppo di persone attive in comunità che si incontrano una volta ogni tanto (2 mesi?) per discutere e consigliare il parrocco sui temi della parrocchia. Il tema che la dicoesi propone quest’anno per le sue parrocchie è il “bene comune”. Cosa si intende? boh. No, scherzo, ricordate la parabola del buon samaritano? Ecco, l’idea è quella di essere attivi, impegnati, fare, nel sociale, non inteso come volontariato, ma vita quotidiana, relazioni con gli altri. Impegnarsi sui temi della giustizia, della politica, ecc.
Vi evito i vari discorsi che hanno assorbito questa mia mattinata, ma sintetizzo le riflessioni che voglio condividere (visto che avendo un blog, ogni tanto posso fare anche questo, condividere):
I cristiani cattolici capiscono che il prossimo è chiunque, qualsiasi essere umano, per questo si impegnano nelle attività sociali, nel cercare di fare del bene. Capiscono benissimo anche che siamo uno Stato con leggi, istituzioni, organismi e processi detereminati, per questo si impegnano all’interno di queste istituzioni. L’unica cosa che sfugge è che lo Stato è democratico e che lo Stato non sono solo cattolici, ma i cattolici sono solo una grossa fetta di popolo. Rifiutandosi di accettare le regole democratiche della politica. Stamane si faceva un gran parlare di come la politica, dopo tangentopoli, sia un argomento scomparso dalle discussioni in parrocchia, si diceva che mancano cristiani in politica……hey, aspetta un attimo, a) mi dici che fare politica è far parte della società civile? dato che i cristiani vivono nella società, nn capisco dove ci siano mancanze. b) si dice che la cristianità va comunicata vivendo. Allora posso evitare di mettermi una croce addosso, mi basta vivere. Ah….. ma come fai a capire che sono cattolico? Ecco l’ennesimo timore della Chiesa, dobbiamo distinguerci. Ma perchè dico io, non mi basta semplicemente vivere? Dici di sì o no? Ok, è evidente che ho un problema con la questione evangelizzare, ecumene, ecc….uff…
“La Chiesa non vuole essere agente politico ma ha un interesse specifico nel bene dell’uomo”, così diceva il tizio venuto a parlarci, ma è una cosa detta comunemente all’interno dell’ambiente cattolico. Ma come? Se la chiesa ha interesse nel bene dell’uomo e l’uomo fa politica relazionandosi con altri uomini, spero bene che la Chiesa abbia interesse in una buona politica. Ecco l’ipocrisia che mi da fastidio. Ecco perchè mi fa girare il cazzo che la Chiesa non accetti il confronto democratico. Ma non intendo quello all’interno dell’ambiente politico, ma il confronto democratico tra idee.
Il punto è se sei cattolico fai parte della Chiesa, se la Chiesa dice qualcosa in quanto cattolico aderisci a quel pensiero.
Ma fatemi il piacere, la Chiesa ha 2000 anni, credete che io, all’alba dei miei 25 sia stato in grado di leggere anche solo la Bibbia? L’unico testo sul quale forse potrei essere interrogato? Ah ah, immaginate in tutto questo tempo quante cose sono state dette, i concili, le encicliche, le traduzioni, le ritraduzioni e le ritrattazioni. E io dovrei saperle tutte? Ma figuriamoci….
Ci credo poi che nell’ambiente parrocchiale che frequento, si sentano di continuo giovani lamentarsi di essere additati in quanto cattolici negli ambienti che frequentano….”Ah, avete fatto le crociate!” “Ah, ma hai letto cosa dice sto cardinale?” “Ah, ma lo sai che nella Spe Salvi…” Poveri giovani cattolici, si sentono accusati. Andate a cagare voi e gli altri. Invece ecco che io in quanto cattolico dovrei essere in grado di argomentare facilmente, perchè sono stato chiuso in cameretta negli ultimi 25 anni a studiare tutto quello che ha detto o fatto la Chiesa, a farmene un’idea, magari persino ad odiarla.
Invece no, sono nato e cresciuto in una famiglia cattolica, educato di conseguenza, faccio parte di una parrocchia dove c’è la chiesa dove vado di solito. Ho incontrato diverse persone nella mia vita e la mia fede è fortunatamente diventata argomento di discussione. La prima cosa che mi viene in mente stamattina mentre si parla in Consiglio Pastorale, è Pertini che cita Voltaire:”Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.” Cazzo, un italiano? Sì, un italiano, un partigiano, una persona che ha sperimentato sulla pelle il significato di quelle parole. Poi penso anche ad un palestinese, tale Gesù, che dice: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Ok, non è facile, ma sono convinto di riuscire a vivere una vita serena proprio perchè penso a queste parole.
Siccome forse è stato un post palloso e sconnesso, allego un fatto buffo che mi sta capitando ora….. una caccola mi esce dal naso.
Divertente e lineare, no?