E dopo mesi e mesi di tempo, ad un’ora improbabile mentre dovrei andare a dormire, dico: finalmente!
Abbiamo passato l’anno e siamo al 2012, cosa che credo interessi poco a tutti.
Abbiamo migrato lineavariegata.net a lineavariegata.net (grazie ancora Nicolò), anche per questo forse c’è poco interesse.
Abbiamo mangiato e bevuto e ancora mangiato e poi di nuovo bevuto e la cosa non sembra finire perchè siamo fatti un po’ così, mangiamo perchè abbiamo un piatto davanti e io ho iniziato a dire che da metà gennaio mi metto a dieta.
Abbiamo imparato a giocare a BANG!, a fresbee, a fare benzina e comprare le sigarette all’estero, a spaccare angurie con la testa, a finire l’università, ad amare Steve Jobs e i prodotti apple senza comprarne nemmeno uno.
Abbiamo capito che siamo hipster perchè
“Il termine è utilizzato in maniera contraddittoria, rendendo difficile l’identificazione di una cultura precisa, perché essa è un mix di stili ed è in costante mutazione. La peculiarità degli hipster, infatti, è la volontà di essere “inclassificabili”. Professano come loro valori il pensiero indipendente, la controcultura, la politica progressista, la creatività, l’intelligenza e l’ironia, ma si tratta più che altro di una posa piuttosto che di una reale attitudine.”
Abbiamo imparato che cenare alle sei e mezza crea scompensi alimentari tali che il giorno dopo alle quattro rischi di mangiare una Lubjanska.
Abbiamo deciso che a una certa ora è meglio andare a dormire. Che so, alle quattro e mezza.
