E’ da un paio di mesi che, nel weekend, mi arrabatto tra tedio, inedia, prigrizia, apatia e atarassia. Anche oggi scrivo l’ennesima lista delle cose da fare. Principalmente cose di lavoro arretrate, tanto per evitare di avere un lunedì all’insegna della follia. Ma anche cose relative al fatto che mio fratello abbandona la nostra doppia, per trasferirsi a Riva del Garda.
In fondo alla lista, tra le “cose che vorrei fare ma poi chissà quando“, ci sono: “aggiorna il blog” e “manda mail agli amici chiedendo come stanno“. Ovviamente, secondo i miei schemi mentali, sono le prime cose che faccio. Contemporaneamente.
Purtroppo il tedio e l’apatia di cui prima, mi impediscono esilaranti aneddoti sulla mia vita, quelli che di solito piazzo in cima alle mail. Semplicemente il mio tempo si sta inscatolando nella routine. L’idea di andare fin nel polesine in treno mi permette di risparmiare più di 200€ al mese, quindi sono contento. Esco alle 7.30 di casa, ci torno alle 19.30. Meno contento. Ah, il pendolarismo. Vabbè, cazzate, sapete che sono ossessionato dal tempo, tutto qui.
Per il resto continuo a millantare: un’iscrizione in palestra, la partecipazione a eventi culturali patavini, la conoscenza di nuove e interessantissime persone. Capite bene che finchè nessuna di queste cose avviene, il mio umore è ballerino e fa cha-cha-cha.
Infine le domande di rito. Come state? Che fate? Dove siete? Insomma, che si dice?
p.s. dimenticavo….ringrazio chi mi ha fatto reinstallare TF2, è bello perchè così ci si sente via skype e si chiacchiera….ora avrei bisogno di una modalità che mi impedisca di giocare quando non c’è nessuno di voi online. Grazie.
Uè! ma scusa ricky, ci sei anche tu al San Domenico?!?!
Perchè tipo questa settimana mi ha contattato Diego, dicendomi che qualcuno c’è ancora e lui va ad allenarsi. Io oggi non riesco, ma magari lunedì prossimo faccio un salto!
..be’, se proprio non ti passa più puoi sempre tornare a giocare con la San domenico!!! 🙂
anche qui oltre la Manica la routine vince su tutto. il mio tempo si è inscatolato in pratiche ritualistiche che scandiscono le giornate. colla differenza da padova che, se metto il naso fuori, qualcosa c’è sempre. di fico da fare, vedere, ascoltare. ma non se ne approfitta mai abbastanza. finisco per addormentarmi la sera davanti a un video di youtube della durata di cinque minuti. cacchio! per la prima volta nella mia vita ho soldi ma non riesco a spenderli, vorrei andare in vacanza, ma quando? non ho tempo.
e a pensarci veramente, le robe più strafiche che faccio, le persone più interessanti che incontro, i migliori concerti, le droghe più psichedeliche che prendo, i posti più strabilianti che vedo, le emozioni più forti che provo, sono tutti nei miei sogni, concentrati come un doppio concentrato di pomdoro.
sveglia all’alba per raggiungere castello medievale. fin qui sembra la vita di un qualsiasi uomo del nostro tempo. infatti, ora che ci penso, non ostante tutta questa democrazia (che ci siamo auto-importati e che ci rende così orgogliosi), è ben probabile che otto secoli fa avrei fatto la stessa vita che faccio ora, a servire alla corte di qualche potente. però poi leggo per passare il tempo, durante il viaggio. e frasi come “…Cristianesimo e alcool non si mescolano e non possono mescolarsi. Cristianesimo e mescalina sembrano molto più compatibili.” (Aldous Huxley, Le porte della percezione) ridanno senso alle mie giornate. languidamente penso a tramonti multicolori nel New Mexico a masticare peyote.