You had better stop and think before you think, think!!

Thing 5: Reflective practice

(vai alla versione in italiano)
mumble, mumble… I’m reflecting on the reflective practice….
I thought to be reflective. In fact I share Katie’s point of view about what it really means to me: “thinking about what you’ve done and are doing“.
Thinking this, as stated on the presentation of the lesson, the main difficult is time. And when i say “time” i mean “practice” 😛
So, if you’re not used to spend time to rethink what you’ve done, the entire practice could be difficult.
But been introduced to the reflective practice with its literature bring me a little further. First of all, even if you’re used to think on what you’ve done, awareness on the matter improve your skills about how you could get better.
Then remind me that (on professional side) is not enough to “stop->think->start“, there would be a map, you must put the reflection in context.
So, just to repeat what’s reflective practice (for me):

  1. find something to think about (remembering the suggestion “be selective”).
  2. once you find something you could evaluate, evaluate it.
  3. finally apply what you learnt from your (or others) evaluation.

The simplest example:

  1. cpd23 partecipation
  2. it’s a good program, not only because it focuses on reflective practice (do a thing, review it, think how this thing could affect your professional side), but also beacuse increase my network and I get used to create conversations.
  3. basically I’ll continue to follow this program and spread the love for it 🙂
    In practice I’ll try to turn the “stop->think->start” practice into “(stop and) find a target->(start to) do->(stop and) review->(start to) apply what you’ve learnt“.

Ah…trust me, is not as simple as it seems…

(versione in italiano)

Thing 5: la pratica riflessiva

mmm…Rifletto sull’esercizio ad essere riflessivi…
Pensavo di essere riflessivo. Infatti condivido lo stesso punto di vista di Katie riguardo a quello che significa per me la cosa, ovvero: “pensare a quello che hai fatto e stai facendo“.
Pensando a questo, come detto nella presentazione della lezione, la principale difficoltà è il tempo. E quando dico “tempo” intendo dire “esercizio” 😛
Perciò, se non sei abituato a dedicare del tempo per ripensare a quello che hai fatto, l’intera pratica potrebbe essere difficile.
Ma essere introdotti alla “pratica della riflessione” con la letteratura che ci sta dietro, mi ha portato un po’ più avanti. Prima di tutto, anche se sei abituato a pensare a quello che hai fatto, la consapevolezza della cosa migliora le tue capacità per quanto riguarda come potresti farlo meglio.
Inoltre mi ricorda che (nell’aspetto professionale) non è sufficiente “fermarsi->riflettere->cominciare“, ci vuole una mappa, devi inserire la riflessione in un contesto.
Perciò, tanto per ripetere cos’è la pratica riflessiva (per me):

  1. trova qualcosa su cui riflettere (ricordando il suggerimento di “essere selettivo”)
  2. una volta che hai trovato qualcosa da valutare, valutalo
  3. infine applica quello che hai imparato dalla tua (o altrui) analisi

L’esempio più semplice:

  1. la partecipazione a cpd23
  2. è un buon programma, non solo perchè si concentra sulla pratica della riflessione (fai una cosa, esaminala, pensa a come influisce sulla tua sfera professionale), ma anche perchè incrementa la mia rete e mi abitua a creare conversazioni.
  3. Fondamentalmente continuerò a seguire e diffondere il mio amore per il corso 🙂
    In pratica proverò a cambiare la pratica del “fermarsi->riflettere->cominciare” in “(fermati e ) trova un obiettivo->(inizia a) farlo->(fermati e) valutalo->(inizia ad) applicare quello che hai imparato

Ah…fidatevi, non è così semplice come sembra…

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