Scusate la prolungata assenza, ma a questo punto non è facile trovare la voglia di scrivere qualcosa.
Come tutti saprete martedì il governo B. non ha ottenuto la fiducia, la prassi prevede che il premier consegni le dimissioni, perchè privo di maggioranza per governare. Stando ai comunicati B. si sarebbe dovuto recare da N. giovedì in giornata, prima no perchè stava male.
Quello che sta succedendo da giovedì è probabilmente l’inevitabile seguito di un cammino iniziato a Milano il 29 settembre 1936. Sinceramente non sapevo cosa pensare quando B. è comparso a reti unificate dal Colle, con accanto uno sfinito e pallido N. Ho sorriso, come sorrido sempre quando B. inizia uno dei suoi simpatici monologhi in veste ufficiale, dove sembra che vada tutto bene, dove, nemmeno fosse un moschettiere, riesce a schivare ogni responsabilità concludendo con una stoccata all’avversario. Immagino non sarò stato l’unico ad archiviare le sue affermazioni come demenza senile e a proseguire la mia giornata sereno.
Ora sono passati due giorni e il premier non ha consegnato le dimissioni. In parlamento le varie opposizioni si stanno spartendo le decine di deputati della maggioranza, alcuni ministri sono partiti per viaggi all’estero. Di B. intanto nessuna notizia, si sa solo che è chiuso in uno dei suoi appartamenti da due giorni. Nella giornata di domani alcuni fedelissimi dovrebbero andare a consultarsi con lui.
Ripenso a quello che ha detto due giorni fa, ripenso al momento in cui, a reti unificate, ha alzato gli occhi al cielo e ha detto “Padre, perchè mi hai abbandonato?”. Vi giuro che ho pensato ok, c’è rimasto, gli è partito qualcosa, o almeno, qualcosa di più grosso del solito. Lo penso ancora. Ma allora cos’è questa strana atmosfera che si respira? Non è il Natale, ve lo assicuro, è qualcosa di ben più minaccioso…
è bello questo contraltare tra i miei post un po’ frivoli e i tuoi ben più realistici, però un po’ mi preoccupo anche io. e temo che a breve avremo l’ennesima conferma che la democrazia non è che una raffinata, nuova versione dell’autoritarismo medievale