Da bambino, quando facevo le scuole elementari, dividevo il mondo, ma soprattutto i miei coetanei e vicini, in amici e nemici. Non esisteva che qualche ragazzino a scuola con me, di quelli con cui passavo le ricreazioni, fosse di un’altra categoria: o amico o nemico!
“Giulio!” – mi diceva Dennis indicando un bambino in fondo al giardino.- “lui è un nemico!”
Io ora ricordo a malapena il volto di Dennis, non so nemmeno se il suo nome si scrive con una o due n. Ricordo però che con lui strinsi il famoso “patto di sangue”. All’incrocio della via in cui abito, seduti su un muretto, ci siamo punti il dito fino a far uscire sangue e ci siam stretti così la mano dicendo “amici per la pelle”. Mah….chissà che fine ha fatto. Forse è da bambini che non si conosce l’indifferenza?
Ricordo anche che da bambino mi consideravo un “lupo solitario”, l’eroe solo e tenebroso che se ne sta nascosto e osserva da distante, aspettando il momento giusto per intervenire. In realtà così coltivavo solo la mia timidezza, e già non capivo cosa succedesse “dietro l’angolo”, posto dedicato alle coppiette e alla palma da cocco, che di cocchi non ne ha mai fatti, o almeno non a scuola mia. Ero troppo impegnato ad osservare gli spostamenti dei nemici e a trovare nuovi modi per spostarmi silenzioso lungo il selciato del giardino, senza farmi sgamare dai nemici ed evitando le trappole.
Pensandoci bene mi pare di capire che da sempre coltivo l’idea di essere un supereroe. Anzi, un eroe. I supereroi sono arrivati solo più tardi con il fumetto. Prima c’erano solo gli eroi. E il mio eroe preferito era Indiana Jones. Nessun superpotere, tanta testa, coraggio, e una frusta per le feste più sfrenate. Non immaginate la delusione quando alle medie mi son sentito dire: “se vuoi fare l’archeologo devi fare il Classico, per studiare latino e greco”….ehm…vabbè, mi son morso le labbra e mi son buttato sulla ragioneria con varianti informatiche. Ma perchè ???
Ora ho degli amici archeologi, ma non sono nemmeno la metà di quello che sarei stato io con cappello a tesa larga e barba incolta, ne sono sicuro.
Siccome tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, uno come me si immagina che il mare sia un po’ dappertutto, come il prezzemolo. Possiamo metterlo tra il telefonare e il baciare, tra il ridere e il crepare, tra la Sicilia e la Calabria, ancora per un po’ si spera. Metterlo adesso è un’impresa, ma mi sembra che queste poche righe possano bastare.
Anonimo Aperiodico di Informazione Veneziana intervista L’Uomo Del Millennio
Avete presente che da bambini si sogna sempre di diventare supereroi? O anche solo eroi…In molti l’esigenza dei classici minuti di celebrità, acclamati e ammirati dal mondo intero, sono un’aspirazione che resta anche in età adulta.
Oggi intervistiamo finalmente un uomo che può dire di esserci riuscito, che da personaggio totalmente sconosciuto alle masse è saltato alla ribalta della comunicazione globale da un giorno all’altro. Parliamo dell’uomo che ha appena salvato il mondo dall’estinzione totale, e con lui l’intero genere umano.
AAIV: Intanto ci dica come ha fatto. Resta un mistero ancora per molti come, a un passo dal buoi totale, lei sia riuscito a scongiurare la catastrofe.
GB: Beh, è più semplice del previsto, mi è bastato collegare tutte quelle previsioni sconnesse che si leggono sui giornali. Dopo l’inversione dei poli magnetici ho iniziato a fare qualche ragionamento, quando l’uomo ha perso completamente i peli del corpo ho collegato la cosa all’ultima guerra globale-atomico-chimica contro la Cina. Non la prima, l’ultima…Le certezze sono arrivate quando sono stati resi pubblici i risultati degli esperimenti con l’acceleratore di particelle del CERN, che rendevano evidenti le relazioni tra lo scoglimento dei ghiacciai e la fine delle foreste pluviali. Da quando l’uomo ha iniziato a vivere sottoterra e Focus è diventato una religione, non ho avuto dubbi. Se nessuno ancora aveva parlato, io avrei reso nota la verità e salvato il mondo.
AAIV: Come ha iniziato la sua passione per la condivisione del sapere?
GB: Pensi che io usavo ancora internet…prima che al MIT scoprissero che il miglior strumento per condividere informazioni sono i papaveri, usavo un blog….
AAIV: Alcuni l’accusano di essere contrario all’evoluzione….
GB: Fantasticherie, non sono assolutamente contrario al’evoluzione, anzi, con la nostra sopravvivenza abbiamo dimostrato ancora una volta la legge del più forte, non sono forse ancora vivi anche gli zebrozzi?
AAIV: Cosa si sente di dire a tutte quelle persone che sono quotidianamente soggette ad interviste, ma che sono chiaramente inadatte alla comunicazione?
GB: beh, mi ricordo quando vivevo ancora in Italia, uno stato abbastanza famoso prima che l’umanità perdesse la Storia a causa della clonazione e della ricerca genetica. Lì c’erano un sacco di struzzi e rinoceronti, bestie che detenevano il potere, che erano riuscite a creare un intero vocabolario basato su slogan accompagnati da violenti peti. E’ anche per causa loro che venne innescato il processo che portò ad un passo dalla fine. Questi costrinsero all’esodo tanti poveri animali intelligenti. L’Italia si riempì quindi di struzzi e rinoceronti che non avevano più nessuno da stordire di parole e peti, ma non riuscendo a smettere di parlare in quel modo, riempirono l’aria di gas saturi di stronzate costringendo l’umanità a vivere in silossotterranei.
AAIV: come ha fatto a diventare così intelligente?
GB: la Settimana Enigmistica.
oi
nn pensare che solo perke* nn lascıo commentı ıo non tı legga
per il baratto io sono favorevole a riproporlo!! che mi son troppo divertito, e son pentito di non aver portato nulla..
ci vediamo stasera per la protesta baskettiana 🙂
ricky