Una chitarra e un tamburello

Qualche sera fa abbiamo pensato bene di ricreare la tipica serata chiamata “una chitarra e un tamburello”.
Ovviamente c’era del tabacco aromatico di provenienza marocchina. Mentre la chitarra era in realtà Mattia. Abbiamo aggiunto la variante “e un tamburo”, giusto per uscire un po’ dagli schemi, come dei veri anticomfortmisti quali siamo noi ggiovani. E il tamburo è in realtà Fra. Il Teo, il Charles, e il Sottoskritt, trovati per l’occasione questi soprannomi molto ggiovani, si gustavano la performance, deridendo con moderazione ma puntualità l’assolo finale di chitarra. Da manuale delle “Serate tipo”

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